L’Impianto di Recupero Inerti è facilmente raggiungibile grazie alla sua vicinanza al casello autostradale Sesto C. – Vergiate, sulla strada statale S.S.33 del Sempione.
L’area è autorizzata dalle autorità competenti allo stoccaggio e al recupero di rifiuti speciali non pericolosi provenienti dall’edilizia.
E’ possibile conferire il materiale inerte con proprio automezzo, ISCRITTO REGOLARMENTE ALL’ALBO NAZIONALE GESTORI AMBIENTALI, munito di copia dell’autorizzazione al trasporto rifiuti in conto proprio (cat. 2bis) o in conto terzi (cat. 4).
Per poter accedere allo scarico è necessario che ogni conferitore consegni l’apposito FORMULARIO DI IDENTIFICAZIONE RIFIUTI reperibile presso ogni cartoleria autorizzata e vidimato presso l’Ufficio del Registro locale.
I rifiuti conferiti, oltre che da controllo visivo, devono essere classificati con specifico cod. CER ed accompagnati da certificati analitici a comprova della non pericolosità degli stessi e quindi la possibilità di recupero.
E’ vietato il conferimento di qualsiasi materiale non idoneo alla cernita quali legno, plastica, carta, eternit, catrame, stracci, ramaglie, ecc.
La Ns. azienda svolge anche lavori di demolizione di edifici e fabbricati mediante macchine operatrici dotate di pinza oleodinamica e di martello demolitore, escavatori per il carico e la movimentazione dei materiali e mette a disposizione autocarri di piccole o grandi dimensioni per trasporto degli inerti, in grado di accedere ad ogni cantiere.
CODICI CER
E’ possibile conferire presso ns impianto utilizzando i seguenti codici CER, da indicare nella compilazione del formulario di identificazione del rifiuto:
ANALISI CHIMICHE
Come richiesto da ns Autorizzazione Provinciale Atto n. 1593 del 5/09/19, all. tec. Gestione Rifiuti, per procedere allo scarico è necessario presentare idonea certificazione analitica.
Le analisi richieste due:
CLASSIFICAZIONE DEL RIFIUTO TAL QUALE + AMIANTO
Necessaria a dimostrare che il rifiuto è “speciale non pericoloso”.
I parametri minimi da ricercare in laboratorio sono almeno i seguenti:
Inoltre sull’analisi va indicato uno dei seguenti codici CER (170904, 170107, 170101, 170102, 170103), l’indirizzo del cantiere di prelievo (via e città) e la ragione sociale.
TEST DI CESSIONE
Al fine di verificare il rilascio dei costituenti dei materiali e il potenziale inquinamento dell’ambiente, come disposto dall’art. 9 del d.m. 5/02/1998, deve sottoporre gli stessi al test di cessione secondo le modalità definite dall’Allegato 3 , e successivi modifiche riportate dal D.M. Ambiente n. 186 del 5/04/06.
I parametri minimi da ricercare in laboratorio sono almeno i seguenti:
-Parametri | Unità di misura | Concentrazioni limite |
---|---|---|
Nitrati | mg/l NO3 | 50 |
Fluoruri | mg/l F | 1,5 |
Solfati | mg/l SO4 | 250 |
Cloruri | mg/l Cl | 100 |
Cianuri | µg/l Cn | 50 |
Bario | mg/l Ba | 1 |
Rame | mg/l Cu | 0.05 |
Zinco | mg/l Zn | 3 |
Berillio | µg/l Be | 10 |
Cobalto | µg/l Co | 250 |
Nichel | µg/l Ni | 10 |
Vanadio | µg/l V | 250 |
Arsenico | µg/l As | 50 |
Cadmio | µg/l Cd | 5 |
Cromo totale | µg/l Cr | 50 |
Piombo | µg/l Pb | 50 |
Selenio | µg/l Se | 10 |
Mercurio | µg/l Hg | 1 |
Amianto | mg/l | 30 |
COD | mg/l | 30 |
PH | Unità di pH | 5,5 < > 12,0 |
Si rammenta che dovrà essere prodotta un analisi chimica per ogni cantiere e avrà validità di 6 mesi.
L’impresa Mattiello, grazie ai più moderni ed efficienti sistemi di cernita, frantumazione e vagliatura, esegue la trasformazione dei rifiuti speciali non pericolosi provenienti da demolizione e ristrutturazione ottenendo ottimi aggregati reciclati M.P.S , suddivisi in differenti pezzature. Tra le più usate gli stabilizzati frantumati 0/30 e 0/80, nonché i frantumati 0/12 , 25/30 e 50/80. L’azienda propone tali materiali destinati al riutilizzo, per realizzare rilevati e sottofondi stradali, strati drenanti, piazzali, recuperi ambientali, ecc. nel settore edile. Gli aggregati riciclati sono muniti di marcatura CE e DOP in conformità alla normativa del Ministero dell’Ambiente.
Il peso specifico medio dei frantumati è pari a circa 1.500-1.800 kg al mc.
L'azienda fornisce servizio di trasporto e consegna dei materiali direttamente in cantiere, mettendo a disposizione autocarri di varie portate e dimensioni ed eventualmente mezzi meccanici per la stesura e rullatura.
Il problema della gestione dei rifiuti provenienti da cantieri edili riveste proporzioni notevoli, se si pensa che la produzione media annua per ogni abitante oscilla tra 350 e 500 Kg.
Il principale problema che riguarda la corretta gestione dei rifiuti da costruzione e demolizione è da imputare alla mancanza di conoscenza degli obblighi di legge da parte degli operatori del settore, a cui fa seguito un elevato
fenomeno di smaltimenti abusivi e di altri comportamenti non corretti. La mancanza delle basilari conoscenze del problema è una delle principali cause della non adeguata gestione dei rifiuti edili, già a partire dalla nozione stessa di rifiuto; spesso i rifiuti di questo
settore non sono neppure considerati tali, mentre la Legislazione vigente classifica questi materiali come rifiuti speciali e disciplina la loro gestione con estrema chiarezza. In particolare la normativa stabilisce che
il riutilizzo tal quale dei rifiuti inerti (riempimenti, reinterri, formazione di rilevati, sottofondi) non è lecito se il materiale non è stato preceduto da un idoneo trattamento in impianti autorizzati; la normativa inoltre disciplina anche l’attività di
trasporto di tali rifiuti.
In questo contesto appare chiara l’importanza del ruolo svolto dagli impianti di trattamento degli inerti che, trasformando i rifiuti, producono una materia prima secondaria; tale attività ha infatti un duplice scopo di tutela ambientale: quello di ridurre la quantità di rifiuti delle lavorazioni edili o industriali da destinare in discarica (legale o addirittura abusiva), avviandoli al recupero, e quello di ridurre l’attività estrattiva e conseguentemente, il suo impatto ambientale e paesaggistico. Dopo queste premesse appare necessario proporre soluzioni che possano coniugare il rispetto dell’ambiente e delle normative in materia ambientale con bassi costi di gestione, al fine di convogliare i rifiuti nei corretti canali di recupero.
Per risolvere questo problema occorrono sforzi congiunti, degli Enti Pubblici, degli Enti di controllo, degli operatori del settore in modo da rendere disponibili maggiori informazioni sulla corretta gestione dei rifiuti da cantiere e sulle caratteristiche e prestazioni degli aggregati riciclati.
La scelta di utilizzare un impianto di recupero di rifiuti da costruzione e demolizione vuole essere una delle risposte al problema, fornendo agli operatori del settore (imprese edili) e agli Enti pubblici una corretta forma di gestione a costi contenuti.
In concreto la nostra azienda intende fornire a Enti Pubblici e Società private un servizio completo in grado di risolvere le problematiche legate alla demolizione e ristrutturazione di edifici.